Present Day #2018: Great Inagua

Season 3

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  1. The Bla¢k Wit¢h¸
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    Nuda in fronte alla grande finestra dell'appartamento che condividevo con Skye e Persephone osservavo con sguardo attento la vita frenetica di quel pianeta. Un luogo che sempre era stato considerato proibito per tutti noi abitanti del Sistema Solare ed ora ne capivo il motivo. I terrestri mancavano di eleganza, di forza e sopratutto erano un popolo violento. Ero sconvolta dal livello di criminalità che c'era, pari solo a quella che per anni nelle Colonie avevamo avuto, ma solo per la mancanza di un potere centrale che aveva portato mercanti, mercenari e pirati ad invaderci. Eppure perfino loro sembravano aver più etica di quei gli esseri così inferiori.
    Ero ancora completamente assorta in questi pensieri quando le braccia caldi e forti di Skye mi abbracciarono da dietro. Per me la nudità era una cosa normale, essere sirena influiva in quello e così non era raro che quando fossimo sole mi concedessi di sentirmi totalmente e completamente libera.
    "Lo so, questo pianeta disgusta anche me..." mi sussurrò all'orecchio prima di spostarmi i capelli dal collo e posarmi un bacio su di esso.
    "Spero solo che troviamo i talismani quanto prima, così potremo tornare a casa... mormorai pensierosa. Non mi era piaciuto lasciare la mia famiglia in un momento tanto delicato seppur l'attuale tregua con l'Impero Galattico Lunare mi aveva tranquillizzato. Mia cugina Selene ci aveva accusati di usurpatori, ma semplicemente avevamo fatto quello che lei si era rifiutata di fare scappando.
    "Ho paura che l'Imperatrice e le Guerriere abbiamo passato troppo tempo su questo pianeta... sono state contaminate dalla debolezza di questo popolo... dissi risoluta.
    Aveva avuto coraggio di tornare dopo millenni e pretendere che solo perchè aveva "sistemato" i pianeti distrutti ed aveva cacciato gli sciacalli, questo le dava il diritto di tornare a spadroneggiare come se niente fosse. Era presuntuosa. Non aveva tenuto conto che in tutti quei millenni eravamo stati abbandonati, senza una guida e i miei genitori si erano presi l'onere e l'onore di guidare i sopravvissuti, di proteggerli dagli sciacalli e nel limite del possibile tenere tutti al sicuro e limitare i danni e sì questo aveva anche voluto dire allearsi con Hades che per quanto meschino aveva contribuito nella protezione del Sistema Esterno.
    "Ho sempre voluto bene a Selene. Mi sono sentita sempre simile a lei, capita ed apprezzata... per questo quando credetti che era morta soffrì. Saperla viva mi ha dato gioia, ma non è più la donna che conoscevo...
    Skye sembrò percepire il mio dolore ed accarezzandomi le braccia mi fece voltare verso di lei prendendomi il viso tra le mani.
    "Amore mio so quanto questo ti faccia soffrire, ma... dobbiamo concentrarci sul presente e sulla missione..."
    "Lo so" mormorai risoluta.
    "E' ora che le Guerriere si sveglino dal loro torpore..." e quello era il segno che io e Skye dovevamo entrare in azione.
    Sapevamo che Persephone ci aveva chiesto di attenerci al piano, agire alle spalle delle Guerriere, non far sapere loro (per ora) della nostra presenza, ma io e Skye credevamo che dovessero. Che almeno meritassero una chance per mostrare che meritavano ancora quel titolo ecco perchè avevamo sviluppato un piano.
    Io e Skye ci dividemmo e mentre lei si occupò del neo marito di Aphrodite io mi gettai nelle acque gelide di Toronto ed immediatamente assumendo la mia amata forma di sirena che mi permise di nuotare velocissima ed arrivare in pochissimo tempo nei Caraibi. Lì avevo un pirata da scovare e la cosa mi fece assai sorridere. Avevo letto di molte storie terrestri legate al mito delle sirene ed al loro legame con i pirati e l'avevo trovate assai suggestive. Certo io ero una sirena anomala, una che doveva celare la sua sessualità per non venir condannata a morte per alto tradimento, ma ciò non voleva dire che non amassi giocare con la mia capacità di ammaliare gli uomini, semplicemente perchè di qualsiasi razza fosse avevano sempre un comune denominatore: erano deboli.
    Sorridente dunque erano seduta sul ponte della nave, ero salita dall'acqua quando avevo visto lui scendere. Avevo lasciato che il sole mi asciugasse, così da "perdere" la coda e così completamente nuda camminai fino a quello che fu facile capire fosse la sua cabina ed aspettai... non ci volle molto...
    "Ehilà Capitano... mormorai sensuale non prima che allungando un braccio verso di lui quello divenne d'acqua che corse fino al suo collo stringendolo sempre più "Ho sentito dire che sirene e pirati non vanno d'accordo... qualcosa mi dice che è proprio vero..." sussurrai maliziosa, prima di stringere maggiormente la presa.
     
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