Present Day #2018: Great Inagua

Season 3

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  1. Illiana
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    :Persephone:
    Skye aveva il vizio di chiamarmi in quella maniera a metà tra l'infantile e il rude. Non mi piaceva, ma anche questa volta avrei lasciato stare la questione.
    Apparii davanti ai loro occhi dal nulla: ero appena arrivata, o ero già lì? Domanda irrilevante, dato che non esisteva alcuna differenza, grazie ai miei poteri.
    La brezza mi scompigliò i capelli sciolti, e sentii la sabbia scricchiolare sotto i miei stivali. Le mie visite sulla Terra non erano state così numerose come quelle di mio fratello Pluto eppure, tutte le volte questo mondo mi colpiva in una maniera particolare . Era proibito per tutti noi, ma il divieto non ci aveva mai impedito di ritornarci in ogni caso, come attirati da qualche oscuro richiamo.
    Skye e Calypso non mostrarono alcuna sorpresa, sapevo che riuscivano ad avvertire la mia presenza incorporea immediatamente.
    Le altre due Guerriere, invece, rimasero immobili, a studiarmi. Oh, ci conoscevamo tutte, ma erano passati molti millenni, dall'ultimo nostro incontro. Inoltre, loro ci credevano morte, non sopravvissute alla distruzione di Caos. Dovevano ancora abituarsi all'idea, forse.
    Degli esseri umani che erano diventati il bersaglio delle mie alleate non mi curai molto, e loro, notai di sfuggita, avevano qualcosa di più importante da fare: cercare di rimanere vivi, per esempio.
    ”Perché vi ho fermate, Skye? Davvero me lo stai chiedendo?”
    Come mia abitudine, non alzai la voce, neanche se ero contrariata dal comportamento delle mie compagne.
    Non era questo il piano a cui dovevamo attenerci. Non era nel mio stile gestire una situazione in maniera precipitosa e poco diplomatica ma purtroppo, così era per loro due. Ottime combattenti, potenti guerriere, fedeli e leali amiche, ma irrimediabilmente arroganti e poco riflessive nell'agire.
    Avrei preferito aspettare ancora prima di mostrarci alle Guerriere del sistema interno: dovevamo scoprire il luogo in cui si trovava il Ricettacolo, perché malauguratamente il possesso dei tre Frutti dell'Eden non era necessario né sufficiente per liberare l'Universo in maniera definitiva dall'infausta presenza di Eris.
    Anzi, la loro azione sconsiderata, dettata sicuramente da un capriccio improvviso, aveva senza dubbio annullato il vantaggio che possedevamo sui nostri nemici.
    Avrei potuto riavvolgere il Tempo ed evitare lo spiacevole incontro che si stava preparando su questa spiaggia sperduta e idilliaca, ma decisi che non potevo permettermelo. Per riportare la situazione ad un punto per noi conveniente avrei dovuto annullare gli sforzi e i risultati delle ultime settimane, ben sapendo che il futuro poteva cambiare anche sotto l'influenza del battito d'ali di una farfalla. E inoltre, a valutare bene le circostanze, ero sicura che avrei trovato il modo di volgerle a nostro favore, comunque.
    Io e Skye ci fissammo qualche secondo, e nessuna delle due abbassò lo sguardo. Il suo orgoglio era smisurato, così come la mia determinazione, ma non era questo il momento di discutere e di mostrare anche la minima crepa nella nostra coalizione. Non davanti a Nike e Aphrodite.
    Così, feci mia la motivazione che le aveva spinte ad attaccare i compagni terrestri delle guerriere; non la condividevo, ma ora non era questo il punto.
    ”Vi siete rifugiate su questo pianeta senza la minima preoccupazione di quello che avrebbe potuto succedere alle Colonie, a tutte le Colonie... Avete continuato la vostra vita rinchiudendovi in un palazzo che vi ha fatto sentire così protette da avervi tolto la voglia di occuparvi di ciò che stava al di fuori delle sue mura... Siete diventate come questi terrestri...”
    Nella mia voce c'era una nota triste, che però conteneva il biasimo che stavo gettando su di loro. Non mi ero rivolta a nessuna in particolare, ma fu Aphrodite a rispondermi, ancora china su colui che aveva scelto come marito: “Selene... lei ha cercato con ogni mezzo di conoscere la sorte di tutti i pianeti del sistema, ma non ci sono mai stati indizi che qualcuno o qualcosa si fossero salvati dalla distruzione...”
    Risi dolcemente. ”Selene è stata cieca, e anche molto egoista!”
    “Tu non sai quanto abbiamo sofferto per tutto questo, ma nonostante il dolore e le difficoltà abbiamo sempre pensato alla nostra missione, seguendo i valori che il nostro giuramento ci imponeva di rispettare!”
    Nike intervenne indignata, tremante, anche lei senza allontanarsi dall'uomo che aveva protetto da Calypso. La fissai per qualche istante. Era una Guerriera, temuta e rispettata ai tempi dell'Impero Galattico. Ciononostante, i miei occhi che vedevano lo scorrere e l'esistere del tutto, sin dalla creazione di Crono, mi davano prospettive diverse, ed ora Nike mi pareva poco più di una giovane donna arrabbiata, che combatteva per una causa che non aveva altri difensori.
    La mia risposta fu pronunciata con voce soffice, eppure lapidaria: ”Nonostante tutto, però, ciò che avete fatto non è stato sufficiente”


    Edited by Illiana - 14/1/2019, 18:39
     
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9 replies since 4/1/2019, 20:29   116 views
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