Present Day #2019: Toronto's Roads

Season 3

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Illiana
        +3   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    282
    Reputation
    +658

    Status
    :Ezio:
    Ancora quel sorriso. Fermai la mano col rasoio a mezz'aria, per osservare il mio riflesso allo specchio.
    Se invecchiare fosse stata una cosa che il mio corpo poteva fare, avrei detto che ero riuscito ad invertire il processo, e non solo a fermarlo: sembravo davvero più giovane, da quando inquietudine e preoccupazioni avevano smesso di incupirmi i tratti.
    Per troppo tempo mi ero negato un simile vezzo, riservandolo ai frangenti in cui era una necessità, una comoda risorsa per affascinare e sviare sospetti durante le mie missioni. Negli ultimi mesi aveva cominciato a riapparire sul mio viso, in momenti inaspettati.
    Federico lo aveva subito notato, e aveva anche immaginato correttamente il motivo: ”Qualche nuova conquista, non è vero?”
    Ripresi a radermi. Quella mattina avevo deciso che la barba sottile e curata che portavo da molto mi era venuta a noia. Avevo quasi finito il mio lavoro, poi sarei sceso dabbasso, dove avrei incontrato gli altri abitanti della nostra villa.
    Mentre mi ripulivo le guance e il mento dagli ultimi residui di sapone, riflettevo.
    A che punto era il nostro rapporto? Me lo ero chiesto abbastanza sovente in questi mesi di semplici scambi epistolari. Avevo quasi più parlato di lei con mio fratello (odiavo quando riusciva a capire tutto solamente osservandomi) che con lei. Non ci eravamo scambiati alcun tipo di impegno. I nostri sentimenti vivevano a dispetto della lontananza, e della mancanza fisica...
    Sulle scale Emilio, il custode, mi diede il buongiorno e mi annunciò che la colazione era pronta nella sala da pranzo. Lui e la sua famiglia erano le uniche persone a conoscere la verità su di me e su Claudia al di fuori della Confraternita. Per Federico, invece, avevamo preferito non scendere troppo nei particolari del suo arrivo.
    ”Stai partendo di nuovo?”
    Claudia usciva dallo studio con una tazza di caffè in mano; davvero poco era cambiato rispetto a secoli prima: aveva sostituito il pesante registro con un sottile computer, e sembrava prediligere passare la maggior parte del suo tempo nello studio del siniscalco tanto quanto lo detestava fare in passato.
    Ormai nella sua voce non c'era più il tono di rimprovero che mi riservava una volta, solo la perplessità di non aver previsto questo avvenimento.
    E come avrebbe potuto? La avevo bandita dalla mia testa, con minacce neanche tanto velate, appena avevo scoperto questa sua nuova capacità di leggere la mente altrui come libri aperti.
    ”Devo tornare a Nanda Parbat, ho un appuntamento importante in giornata”
    Il che corrispondeva a verità, almeno in parte. Fortuna che Federico in quei giorni non era a Monteriggioni: lui non aveva bisogno di poteri soprannaturali per capire fin dove arrivavo a raccontare dei miei impegni, e quando invece le mie faccende diventavano solo ed esclusivamente mie.
    Raggiunsi Nanda Parbat con la moto in meno di un'ora, ma questa era una tappa, non la mia destinazione.
    Cercai Altair solo per informarlo del mio passaggio, e mentre percorrevo i corridoi, una volta molto silenziosi, mi rallegrai di quanto ora fossero animati. Se prima l'apparenza quasi da sacro tempio in abbandono del Covo mi comunicava sempre una fitta di tristezza, ora avvertivo la nuova linfa vitale che l'avvento di Bayek aveva portato; lungi dal sentirmi minacciato nel mio ruolo di comando, ero soddisfatto che la Confraternita stesse ritrovando compattezza e scopo.
    Volevo trattenermi il minimo indispensabile, guidato da una fretta giustificabile, ma non riuscii a liberarmi per diverse ore dalle incombenze della mia posizione.
    Arrivai a Toronto che era già sera. Trovai facilmente l'albergo in centro città che mi aveva indicato Pandia nella sua lettera. Caotico al punto giusto per poter superare inosservato il portiere all'entrata e gli impiegati alla reception.
    Ma lei dove era? Mi concentrai per vagliare i presenti e rintracciare quella luminosità particolare che le apparteneva, ma poi sentii degli occhi posati su di me.
    Uno sguardo intenso, seducente, ammaliante. Sorrisi per la seconda volta, quel giorno.
     
    Top
    .
14 replies since 24/9/2019, 19:51   180 views
  Share  
.