Present Day #2020: Imperial Palace

Season 5

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  1. SliteMoon
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    Voglio essere una macchia colorata in mezzo al grigiume della realtà

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    Erano ore che spostavo il mio sguardo dallo specchio in cui era rinchiuso il nostro Imperatore ai numerosi congegni che erano disposti sul tavolo a cui ero appoggiata, come se fosse il mio unico appiglio per non cedere allo sconforto.
    Avevamo fallito. Non eravamo state all’altezza del compito che ci era stato affidato.
    Thot continuava imperterrito a farsene una colpa, ma già più volte noi Guerriere, soprattutto Iuventas, gli avevamo ripetuto che lui aveva fatto tutto il possibile se non di più.
    Aveva catturato Andromeda, salvato Horus, che altro poteva fare?
    Era compito nostro proteggere Endymion e catturare Perseo. Invece eravamo cadute nel suo trucchetto, distratte dai potenti attacchi che ci lanciava, lasciandogli la possibilità di intrappolare l’Imperatore.
    L’unica consolazione era il fatto che Iuventas era riuscita ad imprigionarlo a sua volta nella dimensione degli specchi. Iuventas aveva decisamente senso dell’umorismo.
    Tornando al presente, non sapevo che fare. Mi stavo scervellando da non so quanto tempo ormai su come tirare fuori Endymion da quello specchio. Neppure Iuventas era riuscita a farlo… e lei era la massima esperta di superfici riflettenti! Cosa avrei mai potuto combinare io? Selene aveva messo a nostra disposizione qualsiasi cosa. L’unico obiettivo era tirare fuori il suo amato dalla sua prigionia… proprio per questo mi sentivo tremendamente in colpa...
    ”Hai recuperato tutto il materiale tecnico per fare le varie prove? Non capisco perché non posso usare il mio potere. Ci deve essere una sorta di schermatura. Ho anche provato ad attraversare un altro specchio e non c’è proprio nulla che non vada! Ah… che nervi! Per fortuna posso almeno comunicare con lui”
    “Non ti preoccupare, non è colpa tua! Dobbiamo solo capire il meccanismo. Sì, ho recuperato tutti i pezzi che mi servivano. E anche…” quanto mi metteva a disagio questa situazione!?
    “Ti è arrivato anche l’oggetto che ti aveva chiesto Athena?” ecco la risposta: era il senso di colpa. L’Imperatrice si fidava ciecamente, ci forniva tutto il supporto possibile, e noi come la ripagavamo? Tramando alle sue spalle… però che altro potevamo fare? Le Guerriere Senior avevano chiesto aiuto a me e Iuventas, tutto questo lo facevamo per loro, ma soprattutto, per quanto mi riguardava, per Athena e Connor, coloro che consideravo miei genitori molto più di quelli che effettivamente mi avevano dato la vita.
    ”Sì… è qui. Ma non so come… Non so se sono in grado di fare questo viaggio senza che mi scoprano. Non ci puoi andare tu?” le chiesi quasi implorante.
    Non me la sentivo, non mi sentivo in grado di riuscire in una cosa del genere.
    Avrei dovuto viaggiare fin laggiù con un marchingegno rubato senza farmi scoprire. Sapevo già che l’ansia mi avrebbe giocato brutti scherzi, rovinando tutta l’operazione. Sarebbe stato decisamente meglio se ci fosse andata Iuventas.
    ”Mi dispiace, davvero, ma non posso. Hanno chiamato te e sono certa che avrai un ruolo particolare che solo tu potrai svolgere. Non devi avere timore di nulla. Non ti potrò trasportare attraverso gli specchi, perché di sicuro il mio potere è tenuto sotto controllo e non posso abusarne senza motivi importanti e “certificati”, ma ho trovato un’altra soluzione: Lockjack”mi disse soddisfatta.
    Perchè proprio io?
    “Non verrai per accompagnarmi? Cosa dovrei fare?”
    Ero confusa e nel panico. Come avrebbe fatto il suo cane a portarmi sulla Terra?
    ”È semplice. Sarà proprio lui a teletrasportarti sulla Terra. Nessuno può controllare le sue capacità. Lui è libero di agire e non darà affatto nell'occhio. Per quanto riguarda le altre ragazze e gli Imperatori ti coprirò io. Sai bene quanto posso essere convincente, vero? Non hai nulla temere!”
    Questa informazione riuscì un minimo a tranquillizzarmi… però ero ancora convinta che Iuventas sarebbe stata la scelta più indicata.
    Lei continuava a dirmi che sarebbe andato tutto bene e si giocò la carta del “non possiamo deluderle”… maledetta, sapeva perfettamente che con me funzionava fin troppo bene… la sola idea di deludere Athena mi dilaniava.
    "Torniamo a noi... mi è venuta un'idea che riguarda l'Imperatore, dimmi tu se ti sembra fattibile. Endymion è stato avvolto da una nube ghiacciata prima che questa si trasformasse in uno specchio... e se dovessimo riportare di nuovo la superficie riflettente a una bassissima temperatura per poter consentire alle sue molecole di passarci attraverso? Dobbiamo però stare molto attente, affinché Endymion non riceva dei danni durante il passaggio! La frequenza del moto delle sue molecole deve mantenersi al minimo per poter attraversare una superficie tanto gelida. Potresti trovare tu un aggeggio che possa agevolarlo, non essendoci io a farlo in maniera diretta con il mio potere! Che ne dici?"
    Mentre parlava, mi figurai nella mente tutte le possibili soluzioni applicabili in base a quello che mi stava dicendo. Più ci ragionavo sopra, e più mi chiedevo cosa cavolo ci facessi io qui. Athena avrebbe saputo esattamente cosa fare. Io invece non riuscivo nemmeno a dare un senso alle parole di Iuventas, che in questo momento mi sembravano prive di significato. Stavo affogando nell'abisso nel mio senso d’inadeguatezza. Non sapevo che fare! L’Imperatrice, le Guerriere, tutti contavano sul mio contributo, ed io non ero in grado di ricambiare tanta fiducia.
    Mi sedetti, ormai ero così tanto in balia dello sconforto da faticare persino a rimanere in piedi.
    Guardai affranta il tavolo pieno zeppo di marchingegni. Li guardavo quasi svogliata, sicura di non riuscire a cavare un ragno dal buco... quando lo intravidi. Scattai in piedi, facendo sussultare Iuventas sulla sedia.
    “Che ti prende?”
    “Hai ragione! Portando lo stato di entalpia oltre lo zero assoluto dovremmo riuscire a riportare lo specchio allo stato originale, ovvero quello di nube ghiacciata.” dissi concitata, afferrando pezzi in qua e la ed iniziando ad assemblarli. “Fatto questo, utilizzeremo questo deceleratore molecolare” le indicai l’oggetto che stavo ultimando di costruire “per far si che le molecole di Endymion siano così in grado di passare attraverso la nube ed uscire.”
    “Questa è la Partenope che conosco!” disse la mia compagna raggiante.
    “Piccola parentesi, visto che sono nella fase "credo in me stessa". Andrò io ad aiutarle.” dissi impugnando l’oggetto che sarebbe servito ad Athena.
    “E questa è la Partenope che mi piace!”
    “Che state combinando? Cos’è tutto questo entusiasmo?”
    Nascosi immediatamente la mano dietro la schiena, facendo cadere il marchingegno uraniano dentro la mia borsa a terra.
    Mi si gelò il sangue. Cerere era appena entrata nella stanza. Cosa aveva sentito?


    Edited by The Bla¢k Wit¢h¸ - 20/5/2020, 18:09
     
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