Present Day #2021: Idra

Season 6

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. SydneyD
        +3   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member
    ...

    Group
    Roberta
    Posts
    120
    Reputation
    +319

    Status
    :Ares:
    L’ambiente era diventato irrespirabile. Il fumo e le fiamme invadevano ogni anfratto di quel maledetto laboratorio. Cosa diavolo aveva fatto la mia nemica? Aveva lanciato la boccetta, aveva scatenato il caos. Doveva essere scattata una reazione a catena… quanto era potente questa materia zero affinché una singola ampolla creasse tanto scompiglio? No, nonostante avessi la mente leggermente annebbiata per le esalazioni tossiche, ero in grado di capire ciò che era accaduto intorno a noi.
    L’azione della donna era stata solo la scintilla e il resto era venuto fuori di conseguenza.
    Ragionare su simili dinamiche mi stava aiutando a schiarire le idee e orientarmi nella foschia scura.
    Il fuoco era mio amico e il fumo una sua banale appendice, erano sotto il mio comando. Avevo ormai recuperato le mie piene facoltà e mi imposi sull’elemento che comandavo. Dovevo trovare Toth, dovevamo andare via da quel posto. Era molto probabile che tutto il trambusto dovuto all’esplosione avrebbe richiamato una marea di Devianti decisamente in collera.
    Le fiamme si piegarono al mio volere e si fecero da parte, per poi spegnersi del tutto, liberandomi il passaggio. Aguzzai la vista per attraversare lo strato fumoso. Toth non doveva essere distante. Lo avevo visto combattere, ma non avevo assistito all’esito dello scontro. Ero troppo impegnata con la mia avversaria. Giovane, ma davvero molto abile. Emanava delle vibrazioni forti e trascinanti. Era stata in grado di mettermi in difficoltà per un solo momento, e non se l'era lasciato sfuggire, creando il diversivo che gli aveva consentito la fuga.
    Pensai a un suo gesto molto bizzarro, soprattutto nel pieno di uno scontro: si era fermata dal colpirmi direttamente. Mi aveva in pugno e avrebbe potuto farmi molto male, ma aveva deciso di non agire.
    Dopo pochi minuti, riuscii a scorgere Toth appoggiato a una parete che guardava nel vuoto. Per lui era impossibile distinguere i contorni degli oggetti e dell’ambiente. Non aveva la mia stessa affinità con il fumo. Avrei dovuto fargli da guida per tirarci via da lì.
    Una bella responsabilità visto che prendere l'uscita principale era fuori discussione e non conoscevo la planimetria del luogo.
    Mi avvicinai a mio fratello facendomi riconoscere.
    “Toth, sono io, sono qui. Stai bene?” dissi a voce non troppo alta. Non sapevo se dei nemici fossero in prossimità.
    Lo toccai su una spalla e lo vidi tirare un sospiro di sollievo.
    “Sto bene. Quei maledetti ci hanno lasciati nel caos più totale. È chiaro che ci hanno usati come diversivo.” Era a dir poco alterato e il ruolo e lo scopo poco chiari dei due sconosciuti mi lasciavano più che perplessa. Non avevamo ancora capito chi fossero e a cosa mirassero.
    “È molto probabile che siano venuti qui per depistarci. O depistare i Devianti. Ricordi che parlavano della reliquia ISU? Sono certa che quella è il loro obiettivo principale. Qui hanno creato solo una bella messinscena per assicurarsi un po' di scompiglio.” Non avevamo molti elementi per valutare gli eventi, avremmo dovuto muoverci seguendo l'intuito. Non sapevamo il come, né il perché fossimo arrivati in quel luogo e in quel tempo, ma non potevamo rimanere con le mani in mano di fronte a tutto ciò.
    “Dobbiamo trovare un modo per uscire da qui.” disse pragmatico, mentre la nube densa stava pian piano diradandosi. Non sapevo se fosse una cosa buona o meno. Essendo degli eterni, non rischiavamo il soffocamento. Eravamo in grado di sopravvivere su diversi pianeti con atmosfere e rarefazioni assai variegate, il fumo in sé non era un problema, così come le esalazioni tossiche della materia zero non erano particolarmente nocive, semmai un po' stordenti. Probabilmente, se fossimo stati degli esseri umani saremmo già stecchiti. La cosa che mi allarmava…
    “Questo fumo va in una direzione specifica. Siamo in un sotterraneo e non ci sono finestre a questo livello…” Interruppi lui, così come lui aveva con me per completare il suo pensiero.
    “Dubito che qualche Deviante si sia ripreso e abbia aperto le porte per arieggiare… ci deve essere un altro passaggio aperto”
    “O dei bocchettoni dell'aria molto potenti. Degli aspiratori” aggiunse mio fratello, guardandosi intorno.
    “Io continuo a sperare per il passaggio. Un'apertura che ci consentirà di andare via”
    Avevo sedato l'incendio prima di trovare Toth, ma avevo deciso di mantenere il fumo, sebbene meno denso di prima per usarlo come traccia da seguire. Sapevo ci avrebbe portato verso l'esterno. In più, lo avremmo potuto utilizzare come copertura nell’eventualità che i nemici fossero arrivati. Sarebbe stato il nostro scudo.
    All’improvviso udii molteplici passi giungere nella nostra direzione. Erano in tanti e Devianti per giunta.
    Toth ebbe la mia stessa percezione e afferrandomi per le spalle, mi trascinò verso il basso e ci nascondemmo in un anfratto, protetti dal muro e dal foschia.
    Prima di mettermi a riparo avevo intravisto una grata ad altezza d'uomo e della dimensione di un uomo che bucava la parete.
    Dopo pochissimi istanti, le sbarre vennero disintegrate e i residui sbalzati all'indietro. Dal varco che si era aperto, scorsi Oliver Winkler con al seguito un manipolo di suoi gerarchi che si muoveva a passo di carica verso il centro del laboratorio. Di certo era lì per capire cosa fosse successo. Una buona parte di materia zero era saltata in aria. Sarebbe stato un duro colpo per il Reich e il progetto stesso.
    Quando fui certa che erano abbastanza lontani mi avvicinai all’orecchio di Toth. Il fumo era ormai quasi del tutto scomparso, risucchiato dal tunnel creato da Oliver e i suoi.
    “Andiamo… quel passaggio deve per forza portare fuori. Oliver Winkler è appena passato da lì. Sarà pure arrivato da qualche parte no?” dissi parlando più a me stessa, rimuginando. “Ok, ma cerchiamo di essere prudenti. Non è detto che questo percorso non porti in qualche altro laboratorio sotterraneo e allora ci ritroveremo a fronteggiare un esercito di Devianti già messi in allerta da questa maledetta esplosione!”
    Il mio fratellino era in grado di contemplare anche l’eventualità più remota. Ma a conti fatti non avevamo altra scelta.
    Ci incamminiamo in silenzio attraversando l’apertura nella parete.
    Ci parve di camminare per un tempo infinito, quando oltre alle piccole luci elettriche attaccate ai muri sui lati, potemmo vedere un bagliore più intenso in fondo al passaggio.
    Ci affrettammo nella speranza di trovare l'uscita ma ci ritrovammo di fronte a un'altra lampada elettrica più grande che sovrastata quello che assomigliava a un portone. Nessuna grata. Era in legno massiccio, robusto.
    Guardai Toth e gli comunicai con gli occhi che avrei aperto. Lui era indeciso. Non avrebbe potuto ponderare e prevenire ciò che avremmo trovato là dietro.
    “Abbiamo altre possibilità?” chiesi per levare ogni dubbio.
    Mio fratello scosse il capo.
    “Restiamo all'erta e pronti a combattere.” Annuii convinta e poi feci pressione su un lato dell'enorme uscio. Non vi era maniglia, ma dai segni sul pavimento, avevo intuito ci fosse un meccanismo basculante.
    La scena che ci trovammo di fronte fu a dir poco inverosimile: i due sconosciuti, che ci avevano lasciati al nostro destino nel laboratorio, erano alla nostra destra, e la ragazza aveva tra le mani lo Yumi Bow. Dal lato opposto c'era chi non ci saremmo mai aspettati di vedere: Persephone.
    Ci guardò con occhi sgranati distogliendo l'attenzione dalla coppia di ladri.
    “Persephone! Cosa ci fai qui?” Non ci stavo capendo più nulla. Eravamo giunti nel mezzo di una disputa, ma non avevamo idea di quale fosse il fulcro, né tanto meno il motivo della presenza della mia compagna di Plutone.
    “Potrei farvi la stessa domanda” rispose piccata. Perché doveva essere sempre tanto ostile? Parlare con lei era un'impresa e in quella situazione tanto delicata la sua ritrosia non era di nessun aiuto.
    Toth stava tenendo d'occhio i due sconosciuti e la reliquia, ma io non ebbi tempo di replicare. Il soffitto sopra le nostre teste crollò e Toth si ritrovò sommerso da macerie e calcinacci. Io ero stata presa di striscio e mantenni la lucidità sugli eventi. Mi resi conto che Persephone ci appena aveva deliberatamente attaccati. Mi sembrava tutto assurdo.
    “Ma cosa diavolo ti sei messa in testa? Ti si è fritto il cervello?!” Le urlai con ardore.
    “Avete violato il sacro vincolo del Tempo! Così come questi due” tuonò rivolta anche alla coppia.
    I due sconosciuti stavano per scappare con la reliquia e vidi Persephone divenire livida di collera, scagliando un attacco potentissimo contro di loro. In due crearono una barriera protettiva sollevando le braccia, ma questa servì solo a deviare il colpo che andò a scagliarsi al nostro fianco. Un armadio andò in frantumi e schegge impazzite volarono per la stanza.
    Stava accadendo tutto in pochi secondi, ma mi parvero dilatati e infiniti.
    La mia mente lavorava frenetica senza poter trovare una soluzione. La reliquia stava per essere perduta, Persephone era intenzionata a dispensare punizioni esemplari e l'unica priorità che riuscivo a contemplare era salvare mio fratello, semi sepolto tra le macerie. Non avevo ancora compreso le sue condizioni, non avevo potuto togliere gli occhi di dosso dalle controparti sul piede di guerra. Ma quando iniziarono a scontrarsi tra di loro, mi avvicinai a mio fratello e lo liberai da sotto i calcinacci. Era stordito e pieno di graffi sul volto, sul collo e chissà anche su tutto il corpo.
    “Tieni d'occhio la reliquia… cerca di…” tentò di dirmi a mezza voce.
    “Non fare l'eroe scemo. Non ti lascio. Qui è tutto un casino. Rimettiti in sesto, piuttosto” ribattei convinta. “Non abbiamo idea di come tornare indietro. Dobbiamo essere pronti a difenderci. Persephone sembra molto ‘offesa’ e non abbiamo tempo di spiegarle la nostra disavventura. Non credo abbia intenzione di porci delle domande…” continuavo a parlare a raffica mentre gli toglievo le ultime pietre di dosso.
    Alla fine, mi voltai verso la coppia e la Guerriera di Plutone che ancora si fronteggiavano.
    Creai una sfera infuocata e la scagliai con tutta la mia energia contro la coppia di ladri, prendendoli di sorpresa e scardinando le loro difese.
    Non ce ne saremmo rimasti a guardare mentre un'importantissima reliquia ISU stava per essere trafugata.
    Persephone, però, mi colse totalmente impreparata e tornò ad accanirsi su di noi.
    Come potevo farle capire che stavamo dalla stessa parte?
     
    Top
    .
11 replies since 14/3/2021, 19:10   218 views
  Share  
.